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4 Fontane imperdibile a Roma
Gennaio 2, 2023

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“Premi le tue labbra alla fontana e bevi la vita dentro.” – Marty Rubin

Le città storiche sono famose per i loro monumenti e l’arte ma Roma ha momenti iconici impressi nella cultura pop legati alle sue fontane. Quasi tutte nella capitale devono la loro esistenza ai Papi rinascimentali che si resero conto di quanto il legame tra acqua ed energia fosse essenziale: nelle zone densamente popolate l’accesso all’acqua pulita e servizi igienico-sanitari era fondamentale.

Il loro primo compito fu riportare le condotte che avevano reso grande l’antica Roma ripristinando l’Acqua Vergine e la sua acqua dolce in Piazza dei Crociferi. Questo centrò l’obiettivo ma non diede quel qualcosa in più. I Papi successivi gareggiarono allora con fontane sempre più sorprendenti aggiungendo il fantastico al funzionale, e ora è difficile districare i due.

Al giorno d’oggi non è più consigliabile bere dalle fontane ma queste si sono trasformate in una grande attrazione.

1.Fontana Barcaccia (1629-31)

La leggenda narra che durante la terribile alluvione del Natale 1598, le acque alte portarono una barca fino a Piazza di Spagna dove si incagliò al ritiro delle acque. Gian Lorenzo Bernini, il principale mecenate, costruì  per questo la fontana a forma di barca 30 anni dopo. La sua acqua arriva dall’antica Acqua Vergine, la cui bassa pressione spiega il disegno semi-affondato sotto il livello stradale e l’assenza di uno spettacolo acquatico.

 

2. Fontana delle Tartarughe (1580-88)

Questa fontana sarebbe stata commissionata dal duca Muzio Mattei per impressionare il futuro suocero che si opponeva a dare in matrimonio la figlia. Vinse la sposa facendo costruire in una sola notte la fontana da Giacomo della Porta con dei delfini. Cent’anni dopo Bernini fu chiamato a rinnovarla e ne modificò il disegno con delle tartarughe.

3. Fontana di Trevi (1762)

Una delle fonti d’acqua più antiche di Roma, nonché probabilmente la fontana più famosa e iconica del mondo. Questo glorioso pezzo di scenografia fu vinto dall’architetto Nicola Salvi in ​​un concorso nel 1732, ma purtroppo morì prima di completarlo, lasciando Giuseppe Pannini a terminare il lavoro. La leggenda treviana di dare fortuna a chi getta monetine fa beneficenza di oltre 3000€ al giorno. La fontana è stata protagonista di molti film ma nessuno supererà mai l’accattivante scena de La Dolce Vita, con Anita Ekberg completamente vestita insieme a Marcello Mastroianni.

4. Fontana dei Quattro Fiumi (1651)

La più famosa delle fontane del Bernini, nella splendida Piazza Navona, ci mostra come i Papi abbiano plasmato il mondo a proprio vantaggio. Il Dio del Nilo nasconde il suo volto per non dover guardare la facciata della chiesa di Sant’Agnese del Borromini. A Bernini non piaceva l’architetto, ma il problema è che Borromini iniziò i lavori alla chiesa solo due anni dopo che Bernini aveva terminato la fontana. Ma chi ha bisogno di fatti quando si è incantati dal canto delle sirene della fontana sotto una Navona illuminata dalla luna?